Guidebook for San Benedetto del Tronto

Lara
Guidebook for San Benedetto del Tronto

Food Scene

Ottimo per degustare le specialità culinarie del vicino Abruzzo, tra cui i famosi "arrosticini " ("rustelle" in dialetto abruzzese).
ArrostiGino
9 Via G. Martucci
Ottimo per degustare le specialità culinarie del vicino Abruzzo, tra cui i famosi "arrosticini " ("rustelle" in dialetto abruzzese).
Locale raffinato per cene romantiche. Direttamente affacciato sul mare.
Attico sul Mare
6 Piazza Kursaal
Locale raffinato per cene romantiche. Direttamente affacciato sul mare.
Ottimo pesce fresco, cucinato secondo la tradizione sambenedettese.
8 lokalkjente anbefaler
Ristorante Chalet Il Grillo
57 Lungomare Alcide de Gasperi
8 lokalkjente anbefaler
Ottimo pesce fresco, cucinato secondo la tradizione sambenedettese.
10 lokalkjente anbefaler
Trattoria Molo Sud
15 Viale delle Tamerici
10 lokalkjente anbefaler
Situato in Piazza Giorgini, nel cuore del salotto della città.
Rigatoni San Benedetto del Tronto
Situato in Piazza Giorgini, nel cuore del salotto della città.
11 lokalkjente anbefaler
La Croisette
37 Viale Trieste
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Drinks & Nightlife

Situato in Piazza Giorgini, nel cuore dell'isola pedonale. In posizione strategica per lo "struscio", ottimo anche per godere di tutte le manifestazioni che si svolgno, per la maggior parte, in questo punto della città.
Caffè Moretti
77 Via Palestro
Situato in Piazza Giorgini, nel cuore dell'isola pedonale. In posizione strategica per lo "struscio", ottimo anche per godere di tutte le manifestazioni che si svolgno, per la maggior parte, in questo punto della città.

Sightseeing

Travertino, Quintana, ceramica, 100 torri, Calanchi, Dito del Diavolo, Anisetta Meletti, Oliva all’Ascolana, Falerio e Rosso Piceno Superiore: sintetizziamo così la bellissima città di Ascoli Piceno, un gioiello della regione Marche. LA CITTA' DELLE 100 TORRI Disseminate un po’ ovunque, la città di Ascoli Piceno, sorta quasi 2.500 anni fa i epoca pre-romana è conosciuta come la città delle cento torri, per le innumerevoli torri (in effetti quasi 200, ma oltre la metà fu abbattuta da Federico II nel XIII secolo) , gentilizie o campanarie, sorte nel trascorrere dei tempi. Molte di queste torri, nel corso degli anni, sono state ridimensionate ed inglobate nelle abitazioni o trasformate in campanili di chiese. Ricordatevi che le vie, ad Ascoli, sono soprannominate “rue”! IL TRAVERTINO PARLANTE Ascoli è edificata sul travertino, ovvero un particolare marmo che si trova nel territorio e che offre scenari davvero unici. Piazza del Popolo è considerata una della più belle d’Italia, e non è possibile andare ad Ascoli senza ammirarla . In stile rinascimentale, è letteralmente incorniciata da un loggiato con 59 archi e palazzetti rinascimentali con portici e merlature. Il travertino, ad Ascoli, dal periodo umanistico è diventato parlante, grazie all’incisione sugli architravi delle porte dei palazzi di frasi, motti e proverbi, colti o dettati dalla saggezza popolare, religiosi o irriverenti, in latino e in volgare. Oggi se ne possono leggere oltre cento, in una sorta di vero e proprio testo che si può leggere lungo le ‘rue’ del centro storico. UN SORSO DI CAFFE' TRA STORIA ED ANISETTA In un angolo di Piazza del Popolo, nonostante il trascorrere degli anni, è ancora possibile sedersi e assaporare un ottimo caffè preso Caffè Meletti, un salotto in stile Liberty che, dai primi anni del ‘900, offre la bevanda calda con l’aggiunta dell’Anisetta. Sedersi e bere caffè corretto con Anisetta Meletti e ‘mosca’ annessa (un inebriante chicco di caffè) fa un effetto strano se si pensa che, per anni, fu sede del “Senato”, sodalizio dei notabili della città. Re Vittorio Emanuele fece visita nel 1908 e 1910 per acquistare l’Anisetta e lo decretò “Fornitore della Real Casa”. Perfino Hemingway si sedette per un caffè, oltre a Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Pietro Mascagni, Renato Guttuso, Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Mario Soldati, e politici di levatura nazionale come Sandro Pertini e Giuseppe Saragat.E l’elenco sarebbe ancora lungo: Stuparich, Zandonai, Badoglio, Sartre e Trilussa che, goloso dell’Anisetta parlò di “quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti”. Questo locale è ovviamente tra i 150 caffè storici d’Italia, con originali arredi lignei lavorati ed intagliati che, ieri come oggi, offrono occasioni per incontrarsi. OLIVA ALL'ASCOLANA Dire Ascoli significa dire oliva! Il prodotto principale della gastronomia ascolana è difatti la rinomata oliva “tenera ascolana”, famosa già in epoca romana. Ripiena di carne e fritta, costituisce l’elemento principale del “fritto misto all’ascolana”. Le olive sono parte principaLe del “fritto misto“, con costolette di agnello, carciofi e crema pasticcera fritta che si può mangiare come antipasto o secondo, magari accompagnandolo con il vino rosso Piceno Superiore, oppure il Falerio dei Colli Ascolani, prima di terminare con un dolce tipico delle Marche, il Frustingo, a base di frutta secca e fichi. Una magia per il palato! LA QUINTANA Oggi ne esistono due: la più antica, in edizione diurna, si tiene la prima domenica di agosto; la più spettacolare, in notturna, secondo sabato del mese di luglio. La Quintana trova il culmine con un’antichissima giostra, che consiste nel colpire con la lancia il centro di uno scudo tenuto da un guerriero di legno, evitando di essere centrati dal colpo di bastone che il fantoccio recava nell’altra mano. La rivalità tra i sestieri è molto accesa e dura fino a notte fonda, grazie anche ai fumi dell’alcool che scorre nelle taverne: viere questa esperienza vi coinvolgerà di certo!
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Ascoli Piceno
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Travertino, Quintana, ceramica, 100 torri, Calanchi, Dito del Diavolo, Anisetta Meletti, Oliva all’Ascolana, Falerio e Rosso Piceno Superiore: sintetizziamo così la bellissima città di Ascoli Piceno, un gioiello della regione Marche. LA CITTA' DELLE 100 TORRI Disseminate un po’ ovunque, la città di Ascoli Piceno, sorta quasi 2.500 anni fa i epoca pre-romana è conosciuta come la città delle cento torri, per le innumerevoli torri (in effetti quasi 200, ma oltre la metà fu abbattuta da Federico II nel XIII secolo) , gentilizie o campanarie, sorte nel trascorrere dei tempi. Molte di queste torri, nel corso degli anni, sono state ridimensionate ed inglobate nelle abitazioni o trasformate in campanili di chiese. Ricordatevi che le vie, ad Ascoli, sono soprannominate “rue”! IL TRAVERTINO PARLANTE Ascoli è edificata sul travertino, ovvero un particolare marmo che si trova nel territorio e che offre scenari davvero unici. Piazza del Popolo è considerata una della più belle d’Italia, e non è possibile andare ad Ascoli senza ammirarla . In stile rinascimentale, è letteralmente incorniciata da un loggiato con 59 archi e palazzetti rinascimentali con portici e merlature. Il travertino, ad Ascoli, dal periodo umanistico è diventato parlante, grazie all’incisione sugli architravi delle porte dei palazzi di frasi, motti e proverbi, colti o dettati dalla saggezza popolare, religiosi o irriverenti, in latino e in volgare. Oggi se ne possono leggere oltre cento, in una sorta di vero e proprio testo che si può leggere lungo le ‘rue’ del centro storico. UN SORSO DI CAFFE' TRA STORIA ED ANISETTA In un angolo di Piazza del Popolo, nonostante il trascorrere degli anni, è ancora possibile sedersi e assaporare un ottimo caffè preso Caffè Meletti, un salotto in stile Liberty che, dai primi anni del ‘900, offre la bevanda calda con l’aggiunta dell’Anisetta. Sedersi e bere caffè corretto con Anisetta Meletti e ‘mosca’ annessa (un inebriante chicco di caffè) fa un effetto strano se si pensa che, per anni, fu sede del “Senato”, sodalizio dei notabili della città. Re Vittorio Emanuele fece visita nel 1908 e 1910 per acquistare l’Anisetta e lo decretò “Fornitore della Real Casa”. Perfino Hemingway si sedette per un caffè, oltre a Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Pietro Mascagni, Renato Guttuso, Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Mario Soldati, e politici di levatura nazionale come Sandro Pertini e Giuseppe Saragat.E l’elenco sarebbe ancora lungo: Stuparich, Zandonai, Badoglio, Sartre e Trilussa che, goloso dell’Anisetta parlò di “quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti”. Questo locale è ovviamente tra i 150 caffè storici d’Italia, con originali arredi lignei lavorati ed intagliati che, ieri come oggi, offrono occasioni per incontrarsi. OLIVA ALL'ASCOLANA Dire Ascoli significa dire oliva! Il prodotto principale della gastronomia ascolana è difatti la rinomata oliva “tenera ascolana”, famosa già in epoca romana. Ripiena di carne e fritta, costituisce l’elemento principale del “fritto misto all’ascolana”. Le olive sono parte principaLe del “fritto misto“, con costolette di agnello, carciofi e crema pasticcera fritta che si può mangiare come antipasto o secondo, magari accompagnandolo con il vino rosso Piceno Superiore, oppure il Falerio dei Colli Ascolani, prima di terminare con un dolce tipico delle Marche, il Frustingo, a base di frutta secca e fichi. Una magia per il palato! LA QUINTANA Oggi ne esistono due: la più antica, in edizione diurna, si tiene la prima domenica di agosto; la più spettacolare, in notturna, secondo sabato del mese di luglio. La Quintana trova il culmine con un’antichissima giostra, che consiste nel colpire con la lancia il centro di uno scudo tenuto da un guerriero di legno, evitando di essere centrati dal colpo di bastone che il fantoccio recava nell’altra mano. La rivalità tra i sestieri è molto accesa e dura fino a notte fonda, grazie anche ai fumi dell’alcool che scorre nelle taverne: viere questa esperienza vi coinvolgerà di certo!
Cose da vedere: LA FORTEZZA Menzionata tra le più importanti rocche della regione, la Fortezza costituisce il monumento più rappresentativo e la principale attrattiva turistica del paese.Probabilmente ideata sul primo affermarsi della potenza della Famiglia degli Acquaviva, fu completata intorno al 1300. Da visitare anche le varie chiese, tra cui segnaliamo la chiesa di San Rocco e la chiesa di San Nicolò
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Acquaviva Picena
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Cose da vedere: LA FORTEZZA Menzionata tra le più importanti rocche della regione, la Fortezza costituisce il monumento più rappresentativo e la principale attrattiva turistica del paese.Probabilmente ideata sul primo affermarsi della potenza della Famiglia degli Acquaviva, fu completata intorno al 1300. Da visitare anche le varie chiese, tra cui segnaliamo la chiesa di San Rocco e la chiesa di San Nicolò
mmergersi nella storia del Paese Alto Tappa obbligata del nostro tour alla scoperta di San Benedetto del Tronto è l’antico Paese Alto. Immergiamoci tra le bellezze monumentali, le antiche chiese fino al grande Torrione che si erge sulla città. Si tratta della Torre dei Gualtieri risalente al XII-XIII secolo, con la sua singolarissima pianta esagonale che ricorda lo scafo di una nave. È alta 16,60 metri e offre un ampio orizzonte visivo sulla città. Qui sono collocate due campane: la più grande è del 1853 e pesa ben 6400 libbre. Da allora la Torre verrà chiamata “lu campanò” che scandisce ancora al mattino la sveglia per l’uscita in mare. La torre è visitabile.
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Paese Alto
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mmergersi nella storia del Paese Alto Tappa obbligata del nostro tour alla scoperta di San Benedetto del Tronto è l’antico Paese Alto. Immergiamoci tra le bellezze monumentali, le antiche chiese fino al grande Torrione che si erge sulla città. Si tratta della Torre dei Gualtieri risalente al XII-XIII secolo, con la sua singolarissima pianta esagonale che ricorda lo scafo di una nave. È alta 16,60 metri e offre un ampio orizzonte visivo sulla città. Qui sono collocate due campane: la più grande è del 1853 e pesa ben 6400 libbre. Da allora la Torre verrà chiamata “lu campanò” che scandisce ancora al mattino la sveglia per l’uscita in mare. La torre è visitabile.

Parks & Nature

Una passeggiata sul lungomare in bicicletta Il tratto di costa che comprende San Benedetto del Tronto, Grottammare e Cupra Marittima viene usualmente chiamato Riviera delle Palme e vi basterà percorrerne il litorale per capire il perchè: sono 7000 circa gli alberi esotici sulla costa. L’epicentro di tutto è proprio qui a San Benedetto, la più vivace cittadina di questa zona. La comoda pista ciclabile che costeggia il lungomare passa affianco a ben 10 giardini tematici. Lasciatevi incantare dai colori e dagli odori di piante aromatiche, rose profumatissime e agrumi di questi spazi naturali sul mare dove sostare per ammirare il panorama o per accedere alla spiaggia. C’è il giardino arido, umido con laghetto, il giardino delle palme, il giardino delle rose, il giardino della macchia mediterranea, il giardino per bambini, l’oasi con ruscelli. Una vera delizia per i sensi. Vivere il mare da bandiera blu Se amate il mare apprezzerete la lunga spiaggia di sabbia finissima e dorata ideale per camminare, giocare, correre e far divertire grandi e piccini. L’acqua è bassa con scogliere raggiungibili a nuoto dalla costa. Non dimentichiamo che San Benedetto del Tronto è insignita dal 1999, ininterrottamente, della Bandiera Blu, insieme ad altre 16 località marchigiane.
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San Benedetto del Tronto
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Una passeggiata sul lungomare in bicicletta Il tratto di costa che comprende San Benedetto del Tronto, Grottammare e Cupra Marittima viene usualmente chiamato Riviera delle Palme e vi basterà percorrerne il litorale per capire il perchè: sono 7000 circa gli alberi esotici sulla costa. L’epicentro di tutto è proprio qui a San Benedetto, la più vivace cittadina di questa zona. La comoda pista ciclabile che costeggia il lungomare passa affianco a ben 10 giardini tematici. Lasciatevi incantare dai colori e dagli odori di piante aromatiche, rose profumatissime e agrumi di questi spazi naturali sul mare dove sostare per ammirare il panorama o per accedere alla spiaggia. C’è il giardino arido, umido con laghetto, il giardino delle palme, il giardino delle rose, il giardino della macchia mediterranea, il giardino per bambini, l’oasi con ruscelli. Una vera delizia per i sensi. Vivere il mare da bandiera blu Se amate il mare apprezzerete la lunga spiaggia di sabbia finissima e dorata ideale per camminare, giocare, correre e far divertire grandi e piccini. L’acqua è bassa con scogliere raggiungibili a nuoto dalla costa. Non dimentichiamo che San Benedetto del Tronto è insignita dal 1999, ininterrottamente, della Bandiera Blu, insieme ad altre 16 località marchigiane.

Arts & Culture

Museo del Merletto a Tombolo Museo molto ben tenuto e che ricorda a tutti i tempi passati e l'importanza di una "passione" divenuta sostentamento per tante famiglie del posto , e tramandata per secoli di madre in figlia . Anche le altre due parti del museo sono molto interessanti , sia quello archeologico che quello della civiltà contadina. Chiesa di Santa Maria della Rocca La Chiesa di Santa Maria della Rocca di Offida è uno dei più importanti monumenti di questa località della provincia di Ascoli Piceno (nella diocesi omonima). Si tratta di una chiesa trecentesca, progettata dal Maestro Albertino, e caratterizzata da una architettura molto particolare, con un corpo molto compatto, esteso tanto in lunghezza quanto in larghezza, e chiuso nella parte posteriore da ben tre absidi, poligonali e sporgenti rispetto al corpo di fabbrica. All'interno si ritrovano le forme classiche del gotico, con archi a sesto acuto, finestroni che illuminano la chiesa di luce naturale e decori e affreschi sia negli altari laterali che in quello centrale. Alla chiesa è legata la memoria di un fatto storico: tra il 16 e il 18 giugno 1944, i tedeschi minarono la chiesa, con l'intento di distruggerla affinché le macerie fermassero l'avanzata alleata; le mine non esplosero, la chiesa si salvò, e la popolazione locale interpretò l'accaduto come un miracolo della Vergine Maria.
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Offida
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Museo del Merletto a Tombolo Museo molto ben tenuto e che ricorda a tutti i tempi passati e l'importanza di una "passione" divenuta sostentamento per tante famiglie del posto , e tramandata per secoli di madre in figlia . Anche le altre due parti del museo sono molto interessanti , sia quello archeologico che quello della civiltà contadina. Chiesa di Santa Maria della Rocca La Chiesa di Santa Maria della Rocca di Offida è uno dei più importanti monumenti di questa località della provincia di Ascoli Piceno (nella diocesi omonima). Si tratta di una chiesa trecentesca, progettata dal Maestro Albertino, e caratterizzata da una architettura molto particolare, con un corpo molto compatto, esteso tanto in lunghezza quanto in larghezza, e chiuso nella parte posteriore da ben tre absidi, poligonali e sporgenti rispetto al corpo di fabbrica. All'interno si ritrovano le forme classiche del gotico, con archi a sesto acuto, finestroni che illuminano la chiesa di luce naturale e decori e affreschi sia negli altari laterali che in quello centrale. Alla chiesa è legata la memoria di un fatto storico: tra il 16 e il 18 giugno 1944, i tedeschi minarono la chiesa, con l'intento di distruggerla affinché le macerie fermassero l'avanzata alleata; le mine non esplosero, la chiesa si salvò, e la popolazione locale interpretò l'accaduto come un miracolo della Vergine Maria.
Un tuffo nel passato marinaro al Museo del Mare al Molo Nord Dopo un succulento pranzetto vi consigliamo di dirigervi verso il molo nord e visitare il Museo del Mare che con la sua esposizione di acquari, anfore e crostacei vi farà scoprire le meraviglie nascoste nel profondo del mare. Qui troverete tre musei in uno, quello della civiltà marinara, quello ittico e quello delle anfore. Una collezione unica in Italia che raccoglie reperti sottomarini di epoche e civiltà diverse. Anfore cananee, fenicie, puniche, greche, romane e bizantine raccolte dai motopescherecci della Marineria di San Benedetto. Lasciarsi incantare dal MAM, il Museo d’Arte sul Mare al molo sud Proseguiamo il nostro itinerario fino al molo sud. Qui scoprirete un vero e proprio museo d’arte proteso verso il mare Adriatico. È la via della libertà, è la passeggiata dedicata allo svago, alla contemplazione, all’ammirazione di quanto operato dal mare, dall’uomo e dall’arte. Assaporate il fascino suggestivo di una passeggiata tra gli scogli, accarezzati dalla melodie delle onde. Arrivate di fronte al monumento “Il gabbiano Jonathan Livingstone” di Mario Lupo per poi scoprire le meravigliose sculture ricavate dal bianco travertino della scogliera realizzate da artisti venuti da ogni parte del mondo in un vero e proprio percorso artistico plein air. La passeggiata è intitolata MAM, Museo d’Arte sul Mare, uno dei più importanti musei permanenti all’aperto che si estende per oltre un chilometro con 135 sculture e 10 murales distesi lungo tutto il Molo Sud. E’ sempre aperto e l’ingresso è gratuito. Il Museo si arricchisce ogni anno di nuove opere realizzate attraverso la Manifestazione Scultura Viva.
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Museo delle anfore
94 Via Cristoforo Colombo
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Un tuffo nel passato marinaro al Museo del Mare al Molo Nord Dopo un succulento pranzetto vi consigliamo di dirigervi verso il molo nord e visitare il Museo del Mare che con la sua esposizione di acquari, anfore e crostacei vi farà scoprire le meraviglie nascoste nel profondo del mare. Qui troverete tre musei in uno, quello della civiltà marinara, quello ittico e quello delle anfore. Una collezione unica in Italia che raccoglie reperti sottomarini di epoche e civiltà diverse. Anfore cananee, fenicie, puniche, greche, romane e bizantine raccolte dai motopescherecci della Marineria di San Benedetto. Lasciarsi incantare dal MAM, il Museo d’Arte sul Mare al molo sud Proseguiamo il nostro itinerario fino al molo sud. Qui scoprirete un vero e proprio museo d’arte proteso verso il mare Adriatico. È la via della libertà, è la passeggiata dedicata allo svago, alla contemplazione, all’ammirazione di quanto operato dal mare, dall’uomo e dall’arte. Assaporate il fascino suggestivo di una passeggiata tra gli scogli, accarezzati dalla melodie delle onde. Arrivate di fronte al monumento “Il gabbiano Jonathan Livingstone” di Mario Lupo per poi scoprire le meravigliose sculture ricavate dal bianco travertino della scogliera realizzate da artisti venuti da ogni parte del mondo in un vero e proprio percorso artistico plein air. La passeggiata è intitolata MAM, Museo d’Arte sul Mare, uno dei più importanti musei permanenti all’aperto che si estende per oltre un chilometro con 135 sculture e 10 murales distesi lungo tutto il Molo Sud. E’ sempre aperto e l’ingresso è gratuito. Il Museo si arricchisce ogni anno di nuove opere realizzate attraverso la Manifestazione Scultura Viva.

Essentials

Fruttivendolo molto fornito con frutta e verdure anche già pronte e, se volete, anche cotte.
Terra E Sole Di Monticchiari A E Serena S S
85 Contrada Riomoro
Fruttivendolo molto fornito con frutta e verdure anche già pronte e, se volete, anche cotte.
Il più vicino ed abbastanza fornito.
Supermercato Tigre Amico
1 Via Ugo Bassi
Il più vicino ed abbastanza fornito.
Consigliamo questo panificio per la vasta scelta di pane di ogni tipo, prodotti dolci e salati per tutti i gusti ed esigenze (celiaci, vegani, ecc).
Bakery Ciarrocchi Enrico
110 Via Marsala
Consigliamo questo panificio per la vasta scelta di pane di ogni tipo, prodotti dolci e salati per tutti i gusti ed esigenze (celiaci, vegani, ecc).

Entertainment & Activities

UCI Cinemas Palariviera
1 Piazza Aldo Moro
Pista di pattinaggio "F. Panfili"
5 Viale delle Tamerici
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Circolo Tennis "G. Maggioni"
1 Viale Bruno Buozzi
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