Guida di Casale Monferrato

Maria Vittoria
Maria Vittoria
Guida di Casale Monferrato

Prodotti tipici del luogo

Questo negozio storico di Casale produce gli originali biscotti Krumiri, conosciuti in tutta Italia per la loro bontà!
Krumiri Rossi
17 Via G. Lanza
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Visite turistiche

La Sinagoga fu edificata nel 1595 subendo, nei secoli, ampliamenti e ristrutturazioni: oggi si presenta nel suo splendore barocco rococò piemontese (1700-1800) valorizzato da un accurato restauro. Esternamente non presenta alcun interesse artistico: fino allo Statuto Albertino infatti era vietato agli ebrei edificare decorazioni di facciata per il Tempio; ma non appena il visitatore varca la soglia non può che rimanere incantato dalla ricchezza di ori, stucchi, iscrizioni in ebraico a testimoniare i secoli di vita della comunità di Casale Monferrato. Il matroneo ospita il Museo degli Argenti, uno dei musei d'arte e storia ebraica più interessanti d'Europa: numerosi argenti, tessuti, oggetti di culto consentono al visitatore di cogliere lo spirito e l'integrazione della cultura ebraica. Lo affianca il Museo dei Lumi, con candelabri di arte contemporanea. È una delle più belle sinagoghe al mondo! Da visitare assolutamente. Orari d'apertura: Lun - Ven: 8:30/12:30 Sab: chiuso Dom: 10/12 - 15/17
Sinagoga Degli Argenti
44 Vicolo Salomone Olper
La Sinagoga fu edificata nel 1595 subendo, nei secoli, ampliamenti e ristrutturazioni: oggi si presenta nel suo splendore barocco rococò piemontese (1700-1800) valorizzato da un accurato restauro. Esternamente non presenta alcun interesse artistico: fino allo Statuto Albertino infatti era vietato agli ebrei edificare decorazioni di facciata per il Tempio; ma non appena il visitatore varca la soglia non può che rimanere incantato dalla ricchezza di ori, stucchi, iscrizioni in ebraico a testimoniare i secoli di vita della comunità di Casale Monferrato. Il matroneo ospita il Museo degli Argenti, uno dei musei d'arte e storia ebraica più interessanti d'Europa: numerosi argenti, tessuti, oggetti di culto consentono al visitatore di cogliere lo spirito e l'integrazione della cultura ebraica. Lo affianca il Museo dei Lumi, con candelabri di arte contemporanea. È una delle più belle sinagoghe al mondo! Da visitare assolutamente. Orari d'apertura: Lun - Ven: 8:30/12:30 Sab: chiuso Dom: 10/12 - 15/17
Giovanni II Paleologo marchese di Monferrato diede inizio alla costruzione dell'attuale Castello, i cui lavori vennero portati a termine entro il 1357. Quando Casale assunse un ruolo di capitale all'interno del marchesato del Monferrato, ottenendo nel 1474 il titolo di città, anche il Castello, sede della corte, cambiò volto in seguito alle ristrutturazioni dei marchesi Guglielmo VIII (1464-1483) e Bonifacio V (1483-1494). Con il passaggio di Casale ai Gonzaga di Mantova, alla morte dell'ultimo marchese Paleologo, il Castello venne rinforzato; in risposta alle nuove tecniche belliche si intervenne pesantemente sulle mura, la pianta assunse la forma esagonale che ancora oggi vediamo. Le torri furono rafforzate e vennero costruiti quattro nuovi rivellini. Agli inizi del secolo XVII il Castello riprese a svolgere la funzione di sede di corte: per motivi diplomatici spesso i duchi di Mantova, impegnati in frequenti trattative con i Savoia, vi soggiornarono. Altro momento di splendore il Castello conobbe durante il principato del duca Carlo II Gonzaga-Nevers (1637-1665), che più volte risiedette in città con tutta la sua corte dando un notevole impulso alla vita mondana e culturale di Casale. Con la crisi della dinastia gonzaghesca, il Castello di Casale andò incontro ad un declino inarrestabile. Dopo il passaggio della città e del Monferrato ai Savoia, nel 1708, per il Castello inizia il lunghissimo periodo di utilizzo a caserma. A metà del secolo XIX Casale venne fortificata in previsione di una guerra con l'Austria e anche il Castello fu inglobato nella struttura difensiva. Lo stato sabaudo decise l'abbattimento del rivellino orientale, quello rivolto verso la città, permettendo così la creazione di un vasto spazio pubblico, l'attuale Piazza Castello, che il Comune poté adibire a sede di mercato. Con l'avvento dell'Unità d'Italia anche gli altri tre rivellini divennero superflui, per cui furono anch'essi demoliti.
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Paleologi-slottet
Piazza Castello
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Giovanni II Paleologo marchese di Monferrato diede inizio alla costruzione dell'attuale Castello, i cui lavori vennero portati a termine entro il 1357. Quando Casale assunse un ruolo di capitale all'interno del marchesato del Monferrato, ottenendo nel 1474 il titolo di città, anche il Castello, sede della corte, cambiò volto in seguito alle ristrutturazioni dei marchesi Guglielmo VIII (1464-1483) e Bonifacio V (1483-1494). Con il passaggio di Casale ai Gonzaga di Mantova, alla morte dell'ultimo marchese Paleologo, il Castello venne rinforzato; in risposta alle nuove tecniche belliche si intervenne pesantemente sulle mura, la pianta assunse la forma esagonale che ancora oggi vediamo. Le torri furono rafforzate e vennero costruiti quattro nuovi rivellini. Agli inizi del secolo XVII il Castello riprese a svolgere la funzione di sede di corte: per motivi diplomatici spesso i duchi di Mantova, impegnati in frequenti trattative con i Savoia, vi soggiornarono. Altro momento di splendore il Castello conobbe durante il principato del duca Carlo II Gonzaga-Nevers (1637-1665), che più volte risiedette in città con tutta la sua corte dando un notevole impulso alla vita mondana e culturale di Casale. Con la crisi della dinastia gonzaghesca, il Castello di Casale andò incontro ad un declino inarrestabile. Dopo il passaggio della città e del Monferrato ai Savoia, nel 1708, per il Castello inizia il lunghissimo periodo di utilizzo a caserma. A metà del secolo XIX Casale venne fortificata in previsione di una guerra con l'Austria e anche il Castello fu inglobato nella struttura difensiva. Lo stato sabaudo decise l'abbattimento del rivellino orientale, quello rivolto verso la città, permettendo così la creazione di un vasto spazio pubblico, l'attuale Piazza Castello, che il Comune poté adibire a sede di mercato. Con l'avvento dell'Unità d'Italia anche gli altri tre rivellini divennero superflui, per cui furono anch'essi demoliti.
Costruzione in mattoni a pianta quadrata, rischiarata da piccole monofore, domina con i suoi 60 metri di altezza tutta la città risultandone il suo simbolo più caratteristico. La parte inferiore appartiene alla primitiva costruzione risalente al secolo XI. Innalzata primariamente per scopi difensivi, divenne nel tempo il simbolo del potere comunale. All'inizio del '500 i Paleologi, marchesi di Monferrato, commisero all'architetto e scultore Matteo Sanmicheli (Porlezza, attivo dal 1480 al 1528) il coronamento a forma di loggia. Anch'essa a pianta quadrata, è formata da quattro bifore, sormontate da una loggetta a forma ottagonale culminante con un colonnato, ricoperto da un cupolino, ornato da delfini. Ammodernata attraverso i secoli con intonaci dipinti e decorazioni in stucco, è stata portata alle forme attuali nel restauro effettuato nel 1920. Durante le giornate 'Casale città aperta' (controlla date su https://www.comune.casale-monferrato.al.it/cca), la torre è aperta e permette ai turisti di salire fino in cima ed ammirare il panorama della città.
Saint Stefano Civic Tower
7 Via Aurelio Saffi
Costruzione in mattoni a pianta quadrata, rischiarata da piccole monofore, domina con i suoi 60 metri di altezza tutta la città risultandone il suo simbolo più caratteristico. La parte inferiore appartiene alla primitiva costruzione risalente al secolo XI. Innalzata primariamente per scopi difensivi, divenne nel tempo il simbolo del potere comunale. All'inizio del '500 i Paleologi, marchesi di Monferrato, commisero all'architetto e scultore Matteo Sanmicheli (Porlezza, attivo dal 1480 al 1528) il coronamento a forma di loggia. Anch'essa a pianta quadrata, è formata da quattro bifore, sormontate da una loggetta a forma ottagonale culminante con un colonnato, ricoperto da un cupolino, ornato da delfini. Ammodernata attraverso i secoli con intonaci dipinti e decorazioni in stucco, è stata portata alle forme attuali nel restauro effettuato nel 1920. Durante le giornate 'Casale città aperta' (controlla date su https://www.comune.casale-monferrato.al.it/cca), la torre è aperta e permette ai turisti di salire fino in cima ed ammirare il panorama della città.
Il Museo Civico di Casale Monferrato ha sede nell'antico convento agostiniano di Santa Croce, affrescato all'inizio del Seicento da Guglielmo Caccia detto il Moncalvo. Nelle ventiquattro sale sono ordinate oltre cinquecento opere suddivise nei settori Pinacoteca, Gipsoteca Bistolfi e Sala Vidua. Orari d'apertura: Lun - Mer: chiuso Gio: 8:30/12:30 - 14:30/16:30 Ven - Dom: 10:30/13, 15/18:30
Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi
5 Via Camillo Benso Cavour
Il Museo Civico di Casale Monferrato ha sede nell'antico convento agostiniano di Santa Croce, affrescato all'inizio del Seicento da Guglielmo Caccia detto il Moncalvo. Nelle ventiquattro sale sono ordinate oltre cinquecento opere suddivise nei settori Pinacoteca, Gipsoteca Bistolfi e Sala Vidua. Orari d'apertura: Lun - Mer: chiuso Gio: 8:30/12:30 - 14:30/16:30 Ven - Dom: 10:30/13, 15/18:30
Il Duomo di Casale Monferrato, antichissima chiesa dedicata a Sant' Evasio, patrono della città, è un vero e proprio gioiello dell'architettura gotico-romanico, risultato di una lunga, complessa vicenda costruttiva che dal 1108 (anno della consacrazione) si spinge fino all'800, periodo in cui ne fu decisa la demolizione, ma l'archeologo Luigi Canina riuscì a far modificare il progetto trasformandolo in un significativo restauro con un rifacimento della facciata, asimmetrica, con la ripresa del tipico schema a capanna, movimentata da una serie di monofore, bifore e trifore e serrato tra due alti campanili cuspidati di altezza diversa. Orari d'apertura: Lun - Dom: 8:30/12 - 15/18:30 (visite sospese durante le funzioni religiose) È anche possibile seguire un percorso museale 'Sacrestie Aperte', che si accede da Via Liutprando. Orari d'apertura: Lun - Gio: chiuso Ven - Sab: 9/12 - 15/18 Dom: 15/18 Biglietto € 5,00 (intero) e € 4,00 (ridotto per over 65 e gruppi) VISITABILE GRATUITAMENTE CON TESSERA MOMU Nei mesi di gennaio e febbraio il museo rimane chiuso a meno di eventi, in tale periodo è possibile effettuare le visite su appuntamento. Chiuso ad agosto er visite su appuntamento o informazioni chiamare 0142.452219 o 392.9388505 (e-mail antipodescasale@gmail.com) Il Percorso archeologico dei sottotetti è visitabile la domenica pomeriggio del secondo fine settimana di ogni mese con partenze delle visite alle 15, 16 e 17 o su prenotazione. Biglietto € 5,00 (intero) e € 4,00 (ridotto per over 65 e gruppi) VISITABILE GRATUITAMENTE CON TESSERA MOMU
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Casale Monferrato katedral
1 Largo Monsignor Giuseppe Angrisani
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Il Duomo di Casale Monferrato, antichissima chiesa dedicata a Sant' Evasio, patrono della città, è un vero e proprio gioiello dell'architettura gotico-romanico, risultato di una lunga, complessa vicenda costruttiva che dal 1108 (anno della consacrazione) si spinge fino all'800, periodo in cui ne fu decisa la demolizione, ma l'archeologo Luigi Canina riuscì a far modificare il progetto trasformandolo in un significativo restauro con un rifacimento della facciata, asimmetrica, con la ripresa del tipico schema a capanna, movimentata da una serie di monofore, bifore e trifore e serrato tra due alti campanili cuspidati di altezza diversa. Orari d'apertura: Lun - Dom: 8:30/12 - 15/18:30 (visite sospese durante le funzioni religiose) È anche possibile seguire un percorso museale 'Sacrestie Aperte', che si accede da Via Liutprando. Orari d'apertura: Lun - Gio: chiuso Ven - Sab: 9/12 - 15/18 Dom: 15/18 Biglietto € 5,00 (intero) e € 4,00 (ridotto per over 65 e gruppi) VISITABILE GRATUITAMENTE CON TESSERA MOMU Nei mesi di gennaio e febbraio il museo rimane chiuso a meno di eventi, in tale periodo è possibile effettuare le visite su appuntamento. Chiuso ad agosto er visite su appuntamento o informazioni chiamare 0142.452219 o 392.9388505 (e-mail antipodescasale@gmail.com) Il Percorso archeologico dei sottotetti è visitabile la domenica pomeriggio del secondo fine settimana di ogni mese con partenze delle visite alle 15, 16 e 17 o su prenotazione. Biglietto € 5,00 (intero) e € 4,00 (ridotto per over 65 e gruppi) VISITABILE GRATUITAMENTE CON TESSERA MOMU
Palazzo Gozzani Treville, più noto come sede dell'Accademia Filarmonica che si trasferì dal vicino Palazzo Pallavicino-Mossi, è uno dei più prestigiosi esempi di dimora nobiliare settecentesca. Progettata nei primi decenni del secolo XVIII dall'architetto Giovanni Battista Scapitta, la costruzione viene eretta da Giacomo Zanetti e rimaneggiata alla fine del secolo dal vicentino Ottavio Bertotti Scamozzi, in particolare nel prospetto che conserva il segno inconfondibile dell'architettura neoclassica. Imponente la facciata leggermente concava, per assecondare l'andamento curvilineo della via; raffinato l'elegante atrio con colonne binate e affreschi che danno l'illusione della realtà; scenografico il bel cortile arricchito di statue, balconate, torrette, fondali con vedute del giardino (c'è anche una meridiana). Le rampe del grandioso scalone portano al piano nobile. Sulla volta l'affresco raffigurante l'Allegoria dell'Olimpo (restaurato da Piero Vignoli per conto del Lions Club di Casale) di Pier Francesco Guala che si è avvalso dell'opera del quadraturista bolognese Giovanni Antonio Bettini. Apprezzabili Il Giudizio di Paride sul soffitto dell'atrio (opera del savonese Giovanni Battista Natali) e gli affreschi del veronese Francesco Lorenzi (con l'aiuto del vicentino Francesco Giudolini) nelle sale verso via Mameli. L'edificio ospita i concerti dell'Accademia Filarmonica (la cui origine risale al 1827), oltre a corsi, conferenze e serate conviviali dei circoli casalesi. Il Palazzo fa parte del Circuito "Viaggio nei Castelli Aperti e Dimore Storiche piemontesi" (vedi sito https://www.dimorestoricheitaliane.it/), progetto che prevede giornate di aperture al pubblico di beni monumentali pubblici e privati degni di notevole interesse artistico e culturale in Piemonte. Orari d'apertura: Lun / Dom (tranne Mer): 10/12 - 16/18, Il costo è di 2,00€ per sola visita e di 10,00€ con visita guidata, previa prenotazione. Email: segreteria@accademia-filarmonica.it Tel: 0142-452269 o 392-9197523
Accademia Filarmonica di Casale Monferrato
29 Via Goffredo Mameli
Palazzo Gozzani Treville, più noto come sede dell'Accademia Filarmonica che si trasferì dal vicino Palazzo Pallavicino-Mossi, è uno dei più prestigiosi esempi di dimora nobiliare settecentesca. Progettata nei primi decenni del secolo XVIII dall'architetto Giovanni Battista Scapitta, la costruzione viene eretta da Giacomo Zanetti e rimaneggiata alla fine del secolo dal vicentino Ottavio Bertotti Scamozzi, in particolare nel prospetto che conserva il segno inconfondibile dell'architettura neoclassica. Imponente la facciata leggermente concava, per assecondare l'andamento curvilineo della via; raffinato l'elegante atrio con colonne binate e affreschi che danno l'illusione della realtà; scenografico il bel cortile arricchito di statue, balconate, torrette, fondali con vedute del giardino (c'è anche una meridiana). Le rampe del grandioso scalone portano al piano nobile. Sulla volta l'affresco raffigurante l'Allegoria dell'Olimpo (restaurato da Piero Vignoli per conto del Lions Club di Casale) di Pier Francesco Guala che si è avvalso dell'opera del quadraturista bolognese Giovanni Antonio Bettini. Apprezzabili Il Giudizio di Paride sul soffitto dell'atrio (opera del savonese Giovanni Battista Natali) e gli affreschi del veronese Francesco Lorenzi (con l'aiuto del vicentino Francesco Giudolini) nelle sale verso via Mameli. L'edificio ospita i concerti dell'Accademia Filarmonica (la cui origine risale al 1827), oltre a corsi, conferenze e serate conviviali dei circoli casalesi. Il Palazzo fa parte del Circuito "Viaggio nei Castelli Aperti e Dimore Storiche piemontesi" (vedi sito https://www.dimorestoricheitaliane.it/), progetto che prevede giornate di aperture al pubblico di beni monumentali pubblici e privati degni di notevole interesse artistico e culturale in Piemonte. Orari d'apertura: Lun / Dom (tranne Mer): 10/12 - 16/18, Il costo è di 2,00€ per sola visita e di 10,00€ con visita guidata, previa prenotazione. Email: segreteria@accademia-filarmonica.it Tel: 0142-452269 o 392-9197523
Il Teatro Municipale di Casale Monferrato fu costruito a partire dal 1785, su disegno dell'abate spoletino Agostino Vitoli. La costruzione, disposta su quattro ordini di palchi e loggioni, è un vero gioiello di stucchi, dorature e velluti. Inaugurato il 26 novembre 1791 con un'opera inedita di Vincenzo Fabrizio, intitolata 'La moglie capricciosa', il teatro fu chiuso durante l'epoca francese e poi sottoposto ad un radicale restauro interno durante il regno carloalbertino. Tra gli artisti che operano in teatro sono ricordati il pittore e intagliatore Leone Brizi per le decorazioni e gli stucchi dei palchi, il pittore Angelo Moja per l'affresco delle Muse sul plafone e il più famoso Abbondio Sangiorgio (autore del monumento equestre di Carlo Alberto in Piazza Mazzini) per le Cariatidi del palco reale. La riapertura avviene nel 1840 con La Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini (da ricordare che Beatrice era moglie del condottiero casalese Facino Cane). Il 5 gennaio 1861 il teatro fu ceduto dalla Società dei Nobili al Comune di Casale diventando più fruibile alla cittadinanza, ma una serie crescente di difficoltà ne impongono la chiusura. Durante l'ultimo conflitto è ridotto a magazzino, poi la chiusura definitiva fino al recente restauro. Fu poi inaugurato con una performance di Vittorio Gassman Brindisi per un teatro domenica 4 marzo 1990. Oggi gli spettacoli di teatro, musica e danza in cartellone sono un punto di riferimento importante del panorama culturale casalese. Il teatro è utilizzato anche per convegni e incontri culturali di prestigio. Per gli spettacoli in programmazione, visitare il sito https://www.comune.casale-monferrato.al.it/StagioneTeatrale2122
Teatro Municipale
9 Piazza Castello
Il Teatro Municipale di Casale Monferrato fu costruito a partire dal 1785, su disegno dell'abate spoletino Agostino Vitoli. La costruzione, disposta su quattro ordini di palchi e loggioni, è un vero gioiello di stucchi, dorature e velluti. Inaugurato il 26 novembre 1791 con un'opera inedita di Vincenzo Fabrizio, intitolata 'La moglie capricciosa', il teatro fu chiuso durante l'epoca francese e poi sottoposto ad un radicale restauro interno durante il regno carloalbertino. Tra gli artisti che operano in teatro sono ricordati il pittore e intagliatore Leone Brizi per le decorazioni e gli stucchi dei palchi, il pittore Angelo Moja per l'affresco delle Muse sul plafone e il più famoso Abbondio Sangiorgio (autore del monumento equestre di Carlo Alberto in Piazza Mazzini) per le Cariatidi del palco reale. La riapertura avviene nel 1840 con La Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini (da ricordare che Beatrice era moglie del condottiero casalese Facino Cane). Il 5 gennaio 1861 il teatro fu ceduto dalla Società dei Nobili al Comune di Casale diventando più fruibile alla cittadinanza, ma una serie crescente di difficoltà ne impongono la chiusura. Durante l'ultimo conflitto è ridotto a magazzino, poi la chiusura definitiva fino al recente restauro. Fu poi inaugurato con una performance di Vittorio Gassman Brindisi per un teatro domenica 4 marzo 1990. Oggi gli spettacoli di teatro, musica e danza in cartellone sono un punto di riferimento importante del panorama culturale casalese. Il teatro è utilizzato anche per convegni e incontri culturali di prestigio. Per gli spettacoli in programmazione, visitare il sito https://www.comune.casale-monferrato.al.it/StagioneTeatrale2122